mercoledì 28 maggio 2014

Ideario

Ve lo ricordare l'Ideario della Disney?

Il diario componibile a fascicoli molto di moda negli anni '90, uscito in due versioni, verde e gialla, con Paperino sulla copertina in materiale morbido.

Per descriverlo in breve, riporto un articolo del Corriere della Sera del 21 luglio 1993 che ne parla:

Il diario pieno di idee

Come, e' gia' tempo di pensare di nuovo alla scuola? Paperino, Topolino e compagnia dicono di si' , purche' lo si faccia con allegria. Sono loro infatti i protagonisti di "Ideario", il primo diario "fai da te" firmato Walt Disney. I bimbi potranno costruirsi questo loro "compagno di scuola" come preferiscono, scegliendo i fascicoli agenda trimestrali e quelli speciali da inserire nella copertina raccoglitore in porex fluorescente.
 I fascicoli trimestrali hanno quattro temi differenti. Topolino, nelle pagine dedicate all' "Avventura", guida i bimbi a scoprire paesi lontani. Archimede e' invece il protagonista dell' inserto "Tecno", dove racconta i segreti delle tecnologie del futuro. Per gli amanti dello sport c' e' Pippo, e Paperina, rappresentante del tema "Lei", diventa l' amica simpatica con cui esplorare l' universo femminile.
 L' "Ideario" (18 mila lire la copertina e i primi tre trimestri, il fascicolo del quarto trimestre e i fascicoli speciali 4 mila lire ciascuno) si trova in cartoleria, nei grandi magazzini e da fine agosto anche in edicola.

Io a suo tempo non l'ho mai avuto, ma l'idea era molto carina. In più c'erano anche molti gadget da allegarci.
Non so perché dopo queste due edizioni non l'abbiano più fatto, rimarrà uno dei grandi misteri... o forse l'idea di un diario completamente personalizzabile non piaceva ai ragazzi... chissà...

E voi avevate l'Ideario? Cosa ne pensavate? Fateci sapere coi vostri commenti e dateci qualche dettaglio aggiuntivo, se volete ;)

domenica 25 maggio 2014

Il video della Domenica: Depeche Mode - Walking In My Shoes (1993)

martedì 20 maggio 2014

Paure, I Visitors e l'incredibile Hulk.

Ultimamente sento un sacco di genitori che non fanno vedere ai figli film o determinati cartoni, per non farli spaventare. Anche se, per me, evitare è anche un'esagerazione.
Posso capire la roba super cruenta, fin lì ci sto.
Per il resto basterebbe spiegare che è finzione, cosa che per altro già sanno molto spesso, essendo completamente diversi da come eravamo noi da bambini.
Ma io non sono genitore quindi la mia opinione non conta, dicono.

Cosa mi spaventava però, quando ero piccola?
Delle cose che guardavo, quando una cosa mi spaventava, il massimo che riuscivo a fare era coprire gli occhi.  Poi però finivo per guardare ugualmente.
Paradossalmente, della mia infanzia, ricordo solo 2 cose che mi spaventavano molto.
E avevano a che fare con 2 serie tv:

- I Visitors.

I rettili non mi sono mai stati simpatici, figurarsi se in lotta con gli umani.
Per altro avevo proprio paura potessero attaccarci.
Per non parlare di quando scoprivano che quello lì che pensavano fosse umano, era un visitors. Brr!
Poi ad un certo punto ho capito che non poteva essere proprio fattibile una cosa del genere.

Però, per dire, ho evitato di vedere il remake che è stato fatto.
E no, non ho nemmeno rivisto la serie originale.
Ok avete capito il mio grado di avversità.  :P




-  L'incredibile Hulk.

Per quanto riguarda Hulk è diverso. Mi  piaceva molto in realtà, anche quando si incazzava.
Tra tutti i personaggi Marvel, forse è quello a cui sono più legata, perché siamo molto "simili" forse.
Certo io non divento ne verde ne altra tre metri se mi incazzo, e non divento nemmeno come She Hulk
Comunque questa cosa che, più era arrabbiato più era forte, mi è rimasta in testa.
E di fondo, quando mi arrabbio, ancora oggi penso a lui, lo ammetto.

Quando ero piccola, ogni volta che si trasformava, mi coprivo gli occhi.
E avevo ragione a farlo, dico, ve lo ricordate come era il telefilm di Hulk? No?

Intanto questa è la foto ( a guardarla oggi fa ridere tanto, lo so) e non fate i commenti su i capelli. 
Vi ricordo che era un incrocio tra Frankenstein e Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che vi aspettavate?!


Voi ricordate quale erano le vostre paure da piccoli?
C'era un film, o un cartone , o una storia che vi spaventava?
Avevate anche voi paura di Hulk?
Comunque questa era la sigla, che ovviamente guardavo con le manine a ventaglio davanti agli occhi:

domenica 18 maggio 2014

Il video della Domenica: The Connells - '74-'75 (1994)

domenica 11 maggio 2014

Il video della Domenica: Air - Kelly Watch The Stars (1998)




sabato 10 maggio 2014

Telefilm & Co. - Super Vicky - Small Wonder-

Il titolo originale era "Small Wonder" ma qui da noi è arrivata come "Super Vicky".
E' impossibile non ricordarla.

La protagonista della serie tv è Vicky, un robot con le sembianze di una bambina, che vive con la famiglia Lawson.
Ted Lawson, il capo famiglia, è un'ingegnere elettronico e l'ha creata inizialmente per assistere i bambini con handicap. Poi però si sono affezionati e con sua moglie Joan, hanno deciso di tenerla in casa.
Vicky, d'aspetto sembra una bambina di undici anni, stessa età del figlio della coppia, Jamie (che girava voce fosse interpretato da un giovane Billy Corgan degli Smashing Pumpkins, ma si tratta di una leggenda metropolitana), entrambi vanno alla stessa scuola, dove per altro insegna Joan Lawson.
Nessuno, al di fuori della famiglia, sa che la bambina è un robot. Per tutti Vicky è stata adottata.
Ed il fitto mistero dietro questa faccenda avrebbe dovuto rendere le cose facili, e invece no.

I maggiori impiccioni, erano i loro vicini, i Brindle, ma soprattutto la loro figlia Harriet, che oltre ad essere estremamente odiosa era anche innamorata persa di Jamie.

In tutte le puntate, Vicky, cerca di sembrare più normale possibile, ma non sempre le riesce.
Spesso finisce ad avere qualche problema tecnico tipo bloccarsi, fare fumo, rimanere a bocca aperta, con un occhio aperto e uno chiuso, ed è tutta una corsa a riparare, aprendo lo sportelletto dietro alla schiena della bambina, lontano da occhi indiscreti.

Per gran parte della serie, la bambina era sempre vestita uguale, e non mangiava e dormiva mai , ma non essendo robotica sul serio, cresceva e si vedeva. Ad un certo punto qualcuno deve averlo fatto notare ai produttori, e per giustificare la crescita, vengono apportate delle modifiche tecniche da parte di Ted Lawson alla bambina, per permetterle di mangiare e dormire, oltre a cambiarle l'abito. Nonostante questo, penso che la serie sia finita poco dopo.

A me inquietava non poco, soprattutto perché la protagonista sembrava robotica sul serio.
Ma, nonostante questo, restava più simpatica di tutto il resto.
Soprattutto di Harriet, e se ricordate anche minimamente la serie sapete di cosa parlo.
Se non lo ricordate, questo è un pezzetto doppiato in italiano, per rinfrescarvi la memoria.



Come al solito mi sono dilungata troppo.
Vi lascio con la sigla, che mi piaceva troppo, e che per un periodo di tempo è stata anche suoneria del mio cellulare.
Sono ripetitiva lo so, l'avevo anche postata come video domenicale qualche tempo fa, ma ve la rilascio ugualmente. Ecco. Alla prossima!
^____^



domenica 4 maggio 2014

Il video della Domenica: Blondie - Heart of Glass (1979)

venerdì 2 maggio 2014

Ciao Eddie!

Tre giorni fa, il 29 aprile, è venuto a mancare uno dei migliori attori e maggiori simboli della nostra infanzia: Bob Hoskins.
Sì, lui... il detective Eddie Valiant di Chi ha incastrato Roger Rabbit.

L'attore inglese di Bury è morto all'età di 71 anni in seguito a una polmonite. Era già malato di Parkinson, del quale soffriva dal 2012 e per cui si era ritirato dalle scene.


E' famoso anche per altri film del calibro di Mona Lisa, e per parti minori come Spugna in Hook - Capitan Uncino o Super Mario nell'omonimo film (tra l'altro, veramente bruttino).
In Italia lo ricordiamo anche per i suoi ruoli di protagonista nelle fiction su Mussolini e Papa Giovanni XIII, e nel ruolo di Geppetto nella miniserie televisiva Pinocchio.

Io alla notizia ci sono rimasto molto male, perché lo adoravo letteralmente e Chi ha incastrato Roger Rabbit è uno dei miei film preferiti.

Vorrei postare un video lunghissimo in suo tributo e ricordo, ma preferisco ricordarlo sulle note di questa canzone:


A presto!