C'è stato un periodo (breve, molto breve) della mia vita, in cui vedevo con un certo trasporto film fantasy ( per esempio..questo, Labyrinth, ma anche la nostrana "Fantaghirò"...ok, era meglio non dirlo. :P ).
Oggi vi parlo de "La storia infinita" conosciuta anche come "Neverending Story".
Io come sempre, eviterò di raccontare troppo anche perché, per quanto possa sembrare impossibile, magari tra di voi c'è qualcuno che non l'ha mai visto.
Breve trama:
Un bambino di nome Bastian, si ritrova catapultato in una storia magica di un antico libro. Dove, affiancato da un drago volante e da un giovane guerriero, dovrà sconfiggere un temibile mostro chiamato "il Nulla" e mettere in salvo il regno di Fantàsia.
Durante il cammino, ovviamente, incontreranno un tripudio di mostri e mostriciattoli. Il film è pieno di battaglie e di magie.
Memorabile.
La storia è tratta in gran parte da un romanzo di Michael Ende, del 1979. L'autore però cercò in tutti i modi di sabotare il film, arrivando persino a fare causa alla produzione nel 1985 (causa che perse) per far rimuovere il suo nome dai titoli del film. Sentendosi tradito a livello di narrazione e dall'eccessiva presenza di "effetti speciali" che pare, stravolsero letteralmente la sua storia (vi basti pensare che spesero 25 milioni di dollari di budget. Fu il film più costoso della produzione tedesca, e secondo me andarono tutti in effetti. ^_^").
Molti sostengono che il libro sia decisamente migliore del film. Io però questo genere di paragone non posso farlo, perché non sono mai arrivata a leggere il libro originale. Posso però dire, che il film ti faceva sognare ad occhi aperti, senza ombra di dubbio. E per essere del 1984, era estremamente avanti.
Negli anni ci furono anche due sequel: La Storia Infinita 2 (1990) e la Storia Infinita 3 (1994), ma come sempre succede, nulla è paragonabile al primo.
Io ogni tanto, ancora oggi, vorrei poter svolazzare con un fortunadrago come Falkor...
Eravate anche voi tra i seguaci di "Atreyu"? :)
( E se ve lo state domadando, si, questa è proprio una nuova rubrica.
Il Lunedì cercheremo di parlare di film e serie tv, "datati". Contenti? ^__^" )
Vi lascio con una sorta di "trailer" del film, accompagnato dalla celeberrima canzone "Neverending story" interpretata da Limahl.
^_^ *neverendin' storiiiii lalala lalala lalalaaaaaaaaah*
l'avrò visto un milione di volte... le domeniche pomeriggio prima di natale mi pare che italia 1 lo ridia quasi tutti gli anni!
RispondiEliminaSul mio comodino c'è anche il libro che voglio leggere a breve: mi hanno detto che è stupendo!
Allora il pomeriggio prima di natale controllerò il palinsesto di Italia 1.
EliminaNon lo vedo da tantissimo tempo. ^_____^
Io possiedo la videocassetta de La storia infinita 2, e da bambina era uno dei miei film preferiti (insieme a Labyrinth, Fantaghirò e La storia fantastica).
RispondiEliminaLa storia infinita, il primo film della saga, ricordo di averlo visto più volte a casa di amici.. e ogni volta restavo traumatizzata dalla morte del cavallo nelle sabbie mobili :(
Oddio...sii, che scena traumatica quella del cavallo nelle sabbie mobili!!!
Elimina;__________;
Filmone storico :D
RispondiEliminaFilm leggenda... sublime fantasia condita a ben vedere da un pizzico di filosofia, come se Petersen, da tedesco orgoglioso, avesse quasi voluto - come valore aggiunto - strizzare l'occhio ai sistemi metafisici dei grandi filosofi del Settecento e dell'Ottocento suoi compatrioti, o a certi esistenzialisti. Questa è una considerazione mia che forse non ha vero fondamento reale, ma comunque nel film è ravvisabile una buona dose di filosofia che si apprezza e comprende molto meglio da adulti che non da bambini (i quali sono ovviamente il vero target della pellicola): il Nulla, l'Essere e il Non Essere, l'Infinito, la desertificazione ideologica ed intellettuale, la potenza creatrice dell'Io e dell'Immaginazione, la figura del Salvatore, l'Oracolo, la conoscenza di sé, le dimensioni parallele, la reversibilità e ciclicità del Tempo...
RispondiEliminaFilm che fa sognare i bambini e riflettere gli adulti, con grandi messaggi sia per gli uni che per gli altri...
A parziale rettifica di quanto ho detto sul presunto omaggio di Petersen ai filosofi tedeschi bisogna però ricordare che la trama, pur riletta e un po' travisata, è stata concepita da Ende nel suo libro... però rimane il fatto che sia comunque stata proprio una produzione tedesca (e non, ad esempio, l'onnipresente cinema americano del fantasy o della fantascienza) a dare traduzione filmica di una storia con tali venature filosofiche...
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