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lunedì 13 aprile 2015

Tv & Telefilm : Primi Baci {Premiers Baisers}

Già il fatto che questa serie venne interrotta per mancanza di ascolti la dice lunga.
Ma voglio parlarvene ugualmente, a costo di ricordarla solo io.

Era la metà degli anni 90.
E sarà stato per via dell'età, del periodo delle scuole medie, dei primi amori, delle situazioni verosimili, ma questa serie francese (da noi è arrivato anche lo spin-off "Helene e i suoi amici"), mi piaceva proprio tanto.

Nonostante fosse palesemente sciocco e non avesse niente a che fare con Beverly Hills o Melrose Place o Friends (che erano sempre di quel periodo lì) ma che in confronto avevano trame super complicate. ^^"

La trama era facile:
Raccontava la vita sentimentale di un gruppetto di adolescenti parigini.
I personaggi principali erano, in sostanza, quattro:
Lui (Jerome), Lei (Justine) , l'altra (Isabelle) che vuole farli lasciare, e l'amica del cuore (Annette) che cerca di preservare la situazione goffamente (ci sono anche le famiglie corrispettive ed altri amici che si aggiungono o scompaiono di puntata in puntata.)
Insomma era molto easy, forse anche troppo, e come vi dicevo sopra in italia durò veramente poco.
E meno di quello che pensavo, comunque, infatti ho scoperto solo di recente che da noi decisero di trasmettere soltanto le prime due stagioni e nemmeno per intere!
In realtà trasmisero soltanto 86 episodi (su 518!).
In parole povere fu un super flop.
Quindi non dovrei meravigliarmi affatto se, quando salta fuori l'argomento, nessuno la ricorda. ^_^"
Voi la ricordate????

Esisteva anche l'album di figurine, ma non lo avevo..perché all'epoca preferivo quello di Beverly Hills 90210, per via del ciuffo di Dylan e lo sguardo da pesce-lesso di Brandon, si.

Vi lascio con la sigla della versione italiana, che potrete vedere/ascoltare cliccando qui.

Al prossimo Post! ^_^

martedì 20 maggio 2014

Paure, I Visitors e l'incredibile Hulk.

Ultimamente sento un sacco di genitori che non fanno vedere ai figli film o determinati cartoni, per non farli spaventare. Anche se, per me, evitare è anche un'esagerazione.
Posso capire la roba super cruenta, fin lì ci sto.
Per il resto basterebbe spiegare che è finzione, cosa che per altro già sanno molto spesso, essendo completamente diversi da come eravamo noi da bambini.
Ma io non sono genitore quindi la mia opinione non conta, dicono.

Cosa mi spaventava però, quando ero piccola?
Delle cose che guardavo, quando una cosa mi spaventava, il massimo che riuscivo a fare era coprire gli occhi.  Poi però finivo per guardare ugualmente.
Paradossalmente, della mia infanzia, ricordo solo 2 cose che mi spaventavano molto.
E avevano a che fare con 2 serie tv:

- I Visitors.

I rettili non mi sono mai stati simpatici, figurarsi se in lotta con gli umani.
Per altro avevo proprio paura potessero attaccarci.
Per non parlare di quando scoprivano che quello lì che pensavano fosse umano, era un visitors. Brr!
Poi ad un certo punto ho capito che non poteva essere proprio fattibile una cosa del genere.

Però, per dire, ho evitato di vedere il remake che è stato fatto.
E no, non ho nemmeno rivisto la serie originale.
Ok avete capito il mio grado di avversità.  :P




-  L'incredibile Hulk.

Per quanto riguarda Hulk è diverso. Mi  piaceva molto in realtà, anche quando si incazzava.
Tra tutti i personaggi Marvel, forse è quello a cui sono più legata, perché siamo molto "simili" forse.
Certo io non divento ne verde ne altra tre metri se mi incazzo, e non divento nemmeno come She Hulk
Comunque questa cosa che, più era arrabbiato più era forte, mi è rimasta in testa.
E di fondo, quando mi arrabbio, ancora oggi penso a lui, lo ammetto.

Quando ero piccola, ogni volta che si trasformava, mi coprivo gli occhi.
E avevo ragione a farlo, dico, ve lo ricordate come era il telefilm di Hulk? No?

Intanto questa è la foto ( a guardarla oggi fa ridere tanto, lo so) e non fate i commenti su i capelli. 
Vi ricordo che era un incrocio tra Frankenstein e Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che vi aspettavate?!


Voi ricordate quale erano le vostre paure da piccoli?
C'era un film, o un cartone , o una storia che vi spaventava?
Avevate anche voi paura di Hulk?
Comunque questa era la sigla, che ovviamente guardavo con le manine a ventaglio davanti agli occhi:

sabato 10 maggio 2014

Telefilm & Co. - Super Vicky - Small Wonder-

Il titolo originale era "Small Wonder" ma qui da noi è arrivata come "Super Vicky".
E' impossibile non ricordarla.

La protagonista della serie tv è Vicky, un robot con le sembianze di una bambina, che vive con la famiglia Lawson.
Ted Lawson, il capo famiglia, è un'ingegnere elettronico e l'ha creata inizialmente per assistere i bambini con handicap. Poi però si sono affezionati e con sua moglie Joan, hanno deciso di tenerla in casa.
Vicky, d'aspetto sembra una bambina di undici anni, stessa età del figlio della coppia, Jamie (che girava voce fosse interpretato da un giovane Billy Corgan degli Smashing Pumpkins, ma si tratta di una leggenda metropolitana), entrambi vanno alla stessa scuola, dove per altro insegna Joan Lawson.
Nessuno, al di fuori della famiglia, sa che la bambina è un robot. Per tutti Vicky è stata adottata.
Ed il fitto mistero dietro questa faccenda avrebbe dovuto rendere le cose facili, e invece no.

I maggiori impiccioni, erano i loro vicini, i Brindle, ma soprattutto la loro figlia Harriet, che oltre ad essere estremamente odiosa era anche innamorata persa di Jamie.

In tutte le puntate, Vicky, cerca di sembrare più normale possibile, ma non sempre le riesce.
Spesso finisce ad avere qualche problema tecnico tipo bloccarsi, fare fumo, rimanere a bocca aperta, con un occhio aperto e uno chiuso, ed è tutta una corsa a riparare, aprendo lo sportelletto dietro alla schiena della bambina, lontano da occhi indiscreti.

Per gran parte della serie, la bambina era sempre vestita uguale, e non mangiava e dormiva mai , ma non essendo robotica sul serio, cresceva e si vedeva. Ad un certo punto qualcuno deve averlo fatto notare ai produttori, e per giustificare la crescita, vengono apportate delle modifiche tecniche da parte di Ted Lawson alla bambina, per permetterle di mangiare e dormire, oltre a cambiarle l'abito. Nonostante questo, penso che la serie sia finita poco dopo.

A me inquietava non poco, soprattutto perché la protagonista sembrava robotica sul serio.
Ma, nonostante questo, restava più simpatica di tutto il resto.
Soprattutto di Harriet, e se ricordate anche minimamente la serie sapete di cosa parlo.
Se non lo ricordate, questo è un pezzetto doppiato in italiano, per rinfrescarvi la memoria.



Come al solito mi sono dilungata troppo.
Vi lascio con la sigla, che mi piaceva troppo, e che per un periodo di tempo è stata anche suoneria del mio cellulare.
Sono ripetitiva lo so, l'avevo anche postata come video domenicale qualche tempo fa, ma ve la rilascio ugualmente. Ecco. Alla prossima!
^____^



lunedì 30 dicembre 2013

Capitan Harlock

"L'universo è la mia casa... La voce sommessa di questo mare infinito mi invoca e mi invita a vivere senza catene... La mia bandiera è un simbolo di libertà"

A pochi giorni dall'uscita nelle sale cinematografiche di Capitan Harlock 3D, approfitto per parlarvi dell'anime che ha accompagnato per molto tempo soprattutto i più grandicelli di noi.

Capitan Harlock (Uchuu Kaizoku Kyaputen Haarokku) è un'opera di fantascienza del 1976 di Leiji Matsumoto, dalla quale è tratta una serie animata di 42 episodi della Toei Animation nel 1978. In Italia la serie è andata in onda per la prima volta su Raidue nel 1979.

"Tanto tempo fa, nel lontano 2977", il Governo Unificato della Terra è alla guida di un pianeta in pace, in cui le persone vivono nella totale indifferenza di ciò che succede nel mondo. Le macchine hanno sostituito l'uomo nei lavori più comuni, e l'avidità umana ha portato al quasi completo prosciugamento di tutte le risorse, che vengono prelevate anche da altri pianeti.

Il Primo Ministro è interessato solo a prendere voti e negare l'esistenza di problemi gravi: tutti coloro che gli vanno contro vengono esiliati ai margini della società e considerati fuorilegge (come Capitan Harlock e la sua ciurma) o idealisti fuori di senno (tipo il professor Dayu e la sua famiglia).

Improvvisamente una gigante sfera nera, Pennant, precipita sulla Terra causando disastri e la morte di alcuni scienziati, tra cui il professor Dayu. Harlock inizia quindi ad indagare su di essa e scopre che l'oggetto, coperto da strane iscrizioni, è stato inviato come monito dal potente pianeta Mazone, che vuole conquistare la Terra e trasformarla nella sua seconda patria.

Harlock inizia così una guerra solitaria a bordo della sua astronave Arcadia contro le Mazoniane, per salvare la Terra. A lui si unisce, per spirito di vendetta e ribellione verso la società indifferente, Tadashi Dayo, figlio dello scienziato rimasto ucciso dalla sfera.

La battaglia di Harlock però non si limita allo scontro spaziale con le Mazoniane: nei suoi rientri sulla Terra fa visita alla piccola Mayu, figlia di 7 anni del suo scomparso migliore amico Tochiro Oyama, la quale vive in un collegio e viene spesso rapita dal ministro della difesa Kirita per adescare e catturare il pirata spaziale, ma fallendo puntualmente.

La battaglia spaziale, invece, ha termine dopo circa 2 anni, quando Harlock si scontra in duello con la regina mazoniana Raflesia, e dopo averla ferita la costringe ad abbandonare i suoi propositi di conquista. Risolta la situazione, il capitano congeda i membri del suo equipaggio per permetter loro di ricostruirsi una vita sulla Terra, e salpa solitario per il cosmo.

Se devo essere sincero, io avrò visto poco e niente della serie... sarà che quando è uscita non ero ancora nato e che avevo altre preferenze in termini di cartoni animati... però la sigla italiana è una di quelle che ti rimane impressa a lungo. Infatti questa sigla, scritta da Luigi Albertelli con la musica di Vince Tempera, ed eseguita dalla "Banda dei bucanieri", ha toccato la seconda posizione dei singoli nel 1979.

Eccovela qui:


Con questo concludo l'ultimo post del 2013... approfitto quindi per fare a tutti gli auguri di un felice fine anno e buon inizio 2014 sia da me che dalla mia socia Lyndin. Buon capodanno a tutti! :D

giovedì 29 agosto 2013

I Ragazzi del Muretto

Questo lo ricorderete sicuramente in tanti.
Considerando che è andato in onda dal 1991 al 1995, per sole tre stagioni, ma molti di loro ancora lavorano in giro e spesso, vedendo fiction nostrane o film *puff* te ne spunta qualcuno.

Comunque...
Uscita in italia, in contemporanea con l'americana Beverly Hills 90210, possiamo tranquillamente dire che era la versione "italianizzata".
La serie narra la vita di questo gruppo di  amici, liceali, che si ritrovavano tutti i giorni su un muretto (a Piazza Mancini, nel quartiere Flaminio, a Roma).
Dodici ragazzetti e ragazzette,con dei soprannomi improponibili, medio borghesi, ognuno con una storia diversa alle spalle, ma con ideali abbastanza simili.

L'unica differenza dalla serie californiana, è proprio la "normalità" (a volte anche banale) dei problemi che si trovavano ad affrontare. Non dico roba "vera", ma quanto meno realistica.
Questioni che -per almeno le prime due stagioni- passavano dalle problematiche dell'età, ai litigi con i genitori, ai problemi scolastici.
Nell'ultima stagione invece, li ritroviamo cresciuti  -ovviamente- ad affrontare questioni più grandi...la convivenza, il mondo del lavoro, l'università e compagnia bella.

Non voglio addentrarmi troppo nella trama, ne fare anticipazioni, che magari qualcuno di voi vuole vederla
( se cercate, su youtube, c'è la prima serie. Tutta).
Ovviamente non aspettatevi  un capolavorone.
Sempre di una "soap" italiana, stiamo parlando...se cercate il brivido, ve ne consiglio altre!
Ma, ripeto, nel periodo in cui uscì, però ebbe molto successo soprattutto perché era verosimile...e totalmente diverso dal mondo "patinato"delle soap americane.


La ricordate?
Io abbastanza bene...ma ricordo soprattutto la sigla iniziale...con gli U2 (Night and Day).
E -purtroppo- anche quella finale con gli STADIO, che proprio per questa serie...scrissero "Generazione di Fenomeni":
Vi lascio, con un frammento di sigla ( l'unico che sono riuscita a trovare) e con la canzone degli Stadio, appunto. ^____^
Alla prossima!




giovedì 17 gennaio 2013

Telefilm & Co. - Il mio Amico Arnold

Questo molti di voi lo ricorderanno, senza dubbio.
Il titolo originale era "Diff'rent Strokes".
Per svariati anni (tenete in considerazione che è andato in onda, in America, dal 1978 al 1986.) hanno continuato a fare repliche su repliche, e questo - insieme a i Robinson- mi è capitato di rivederlo anche di recente.

La serie racconta la storia di due fratelli, Arnold e Willis Jackson, di 8 e 13 anni, afroamericani.
Vengono adottati da un ricco uomo d'affari, Philip Drummond, che li porta a vivere nella ricca Manhattan.
Questa era stato l'ultimo desiderio  della mamma dei due ragazzi, governante del Signor Drummond, poco prima di morire di tumore.

L'intera serie è basata sulle situazioni nate da questa convivenza, che si alternavano in drammaticità e in comicità. Per anni.
Ovviamente c'erano altri personaggi, come la figlia del Signor Drummond, Kimberly.
Oppure Edna, la governante. Ma in ogni episodio, spuntava qualcuno, dai compagni di scuola alla fidanzata di Willis.
Un via vai continuo.

Nel 1984, dopo sei stagioni, la serie subisce un radicale cambiamento in seguito al matrimonio del Signor Drummond con Maggie McKinney, insegnante di areobica e madre di un  bambino vispissimo, di 8 anni, di nome Sam, che resterà fino a fine serie.

La serie è stata chiusa nel 1986, senza un vero e proprio finale. Come spesso accade. :/

Avrei voluto parlarne in circostanze diverse, ma in questi giorni è venuto a mancare uno dei protagonisti della serie,  Conrad Bain, colui che interpretava il papà di Arnold, a poco più di due anni dalla scomparsa di Gary Coleman (Arnold.)

Che tristezza infinita. :(

lunedì 1 ottobre 2012

Telefilm & Co. - Il mio amico Ultraman -

Lo ricordate?

Prima di tutto "il mio amico ultraman", in realtà,  si intitolava "my secret identity".
I dettagli sulla trama non li ricordavo bene benissimo, lo ammetto.
Ma, come spesso accade, ricordo delle cose tremende tipo:
Quando invocava i super poteri... e quando, tirava fuori due bombolette spray (Sarà stata lacca? MAH!) e le usava per volare.

Inquietantello, si.

Ma andiamo con ordine:

Andrew era un ragazzo normale, quindicenne, appassionato di super eroi e fantascienza, fumetti.

Un giorno per caso - e che fortuna aggiungerei - in seguito ad un'esposizione ad un raggio fotonico,
si ritrova ad avere dei poteri speciali.
Ma, grazie all'aiuto del suo amico e professore Dr. Jeffcoate (che sarà l'unico a sapere, per tutte e tre le stagioni l'identità segreta di Andrew)  riuscirà a potenziare i suoi poteri, rendendoli: super.

Ma era poca roba eh:

- Volare (ma con le bombolette)
- Super forza
- Super velocità
- L' Invulnerabilità.

Tutto questo condito con avvenimenti più o meno banali, e buone azioni...tipo soccorrere una vecchietta rapinata , correndo velocissimo, e planare sul ladro, dall'alto, con le famose bombolette e stritolargli il braccio, finché non restituisce la refurtiva.

Era divertente.

Certo, lui aveva un po' la faccia da schiaffi, e sinceramente, credo avesse pure più di 15 anni, ma son dettagli, eh.

Vi lascio con la sigla:

sabato 8 settembre 2012

Telefilm & Co. - La Casa nella Prateria -

Non so quanti di voi si ricorderanno di questo telefilm, io lo ricordo molto poco per esempio...o meglio, lo ricordo per altri motivi, ma ricordo pochissimo della storia e tutto.
Forse perché è stata trasmessa fino al 1983, anche se le repliche vanno avanti ancora oggi.

Ma andiamo con ordine:
La storia è tratta da una serie (omonima) di romanzi per ragazzi, scritti da Laura Wilder Ingalls, e narrano la vita di una famiglia che vive in una prateria del Minnesota.
Nei romanzi, la storia, è raccontata tramite i diari della piccola Laura, figlia della famiglia Ingalls, e racconta la vita nel XIX secolo.
Non è chiaro se fosse una biografia o meno dell'autrice, visto che comunque sia questo che la serie di racconti successiva non sono considerati autobiografici, ma pura e semplice narrativa. 

Di fatto la trama è molto semplice e lineare.
E forse proprio per questo divenne una fortunata serie di telefilm, nei primi anni settanta, e ad inizio anni ottanta vennero fatti anche un paio di film a riguardo ed un anime giapponese. 

Di fatto Laura Ingalls, nella serie tv, aveva una faccina simpatica, le lentiggini, dei vestiti inguardabili, e delle lunghe lunghe trecce.


Ed è colpa - o forse merito- suo se io - ma non solo io - porto il nome "Laura".
Pare infatti che le bimbe dell'epoca impazzissero per lei, e mia sorella era una di quelle. *Allegria!*

E voi, la ricordate?
Eravate ammiratori? 
Io ho provato a vedere un paio di puntate recentemente, e sono rimasta perplessissima.
Però stranamente è ancora in rotazione.
Vi lascio con la sigla: 


domenica 19 febbraio 2012

Supervicky




Buona Domenicaaa! :)

giovedì 19 gennaio 2012

Winspector

Forse questi non ve li ricordate, già a stento li ricordo io, ma solo perché ne avevo un paio di personaggi...
Chi erano i Winspector? Era una serie giapponese dei primi anni '90 che seguiva le avventure e le missioni di un'unità speciale, la squadra Special Police Winspector, che si occupava di crimini e criminali che la normale polizia non poteva fermare. La squadra era composta da un uomo con l'armatura e due assistenti robotici.

Questa era la sigla italiana:


Di questa quasi sconosciuta serie TV la Giochi Preziosi ha prodotto una serie di giocattoli sul modello dei primi Cavalieri dello Zodiaco (di cui parlerò presto), e cioè con un manichino snodabile coi piedi metallici sul quale montare l'armatura mezza metallica e mezza plastica. Qui di lato ci sono i 3 personaggi, dei quali io avevo quello giallo e quello verde (i 2 assistenti robot).

Oltre ai personaggi, che erano venduti singolarmente o tutti e 3 insieme in una valigetta, esisteva pure la moto. Qui di seguito vi mostro alcune immagini trovate su internet:

La moto dei Winspector
Questo lo avevo :)
Anche questo :D
La valigetta

Sinceramente a quei tempi, quando me li comprarono, non sapevo cosa fossero... ma le armature colorate e molto stile Power Rangers erano carine e ci ho giocato davvero tanto... ora però mi sono rimasti solo gli scheletri, poiché i pezzi col tempo sono andati persi. Vi posto una foto scattata proprio poco fa:

Tutto ciò che mi rimane

Per oggi non ho altro da aggiungere, alla prossima :)