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domenica 28 ottobre 2018
venerdì 24 marzo 2017
Ciao Nico!
Proprio ieri ci hanno lasciato due grandi personaggi che hanno fatto la storia della televisione e del grande schermo: il primo è Cino Tortorella, l'indimenticabile Mago Zurlì (che saluto con tutto il cuore), l'altro è Tomàs Miliàn, sul quale voglio soffermarmi un po' di più in quanto particolarmente legato.
Il suo ricordo, in questi ultimi film, rimane particolarmente impresso nella memoria grazie al connubio tra due caratteristiche: l'espressività unica e "da vero romanaccio" dell'attore cubano, unita alla tonalità "sporca" e alle parolacce di una grande voce quale quella di Ferruccio Amendola.
Questa favolosa unione, voluta dallo stesso Milian per via del suo forte accento ispanico, ha creato il personaggio perfetto per una Roma che ormai non c'è più.
Per chi non lo conoscesse, Tomas Milian era un attore e sceneggiatore cubano ma naturalizzato italiano (o meglio, romano). Dopo aver recitato in gioventù sotto la direzione di grandi registi come Visconti e Pasolini, ha prestato il suo volto in alcuni spaghetti western; ma il grande successo è arrivato con i polizieschi... soprattutto nei ruoli di Sergio Marazzi detto "Er Monnezza" e del maresciallo (e poi ispettore) Nico Giraldi.
Il suo ricordo, in questi ultimi film, rimane particolarmente impresso nella memoria grazie al connubio tra due caratteristiche: l'espressività unica e "da vero romanaccio" dell'attore cubano, unita alla tonalità "sporca" e alle parolacce di una grande voce quale quella di Ferruccio Amendola.
Questa favolosa unione, voluta dallo stesso Milian per via del suo forte accento ispanico, ha creato il personaggio perfetto per una Roma che ormai non c'è più.
Indimenticabili rimangono poi le battute, e gli schiaffi, con Bombolo, l'inimitabile Franco Lechner. Tutt'oggi non posso fare a meno di ripensare e citare, di tanto in tanto, le frasi dei loro film... dai vari "Squadra Anti..." ai "Delitto...".
Per ora è tutto, parlarne mi sta portando un nodo alla gola quindi la smetto qui... però vi lascio con un video dell'ispettore Giraldi e Bombolo in "Delitto al Blue Gay", ultimo loro film della saga poliziesca:
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domenica 12 febbraio 2017
venerdì 6 gennaio 2017
Oscenitudini: I Fotoromanzi!

Era tanto che volevo aggiungerli alla nostra lunga lista di oscenitudini!
Lo so che non fanno propriamente parte della nostra infanzia ma io ne ho un ricordo abbastanza nitido..soprattutto perché mia madre, mia zia e mia nonna ne erano grandi appassionate.
Io invece mi divertivo molto ad inventare i dialoghi, e questo anche quando non sapevo leggere ancora. Li ho sempre considerati dei fumetti per grandi. Ed in fondo quello sono.
Ovviamente esistevano riviste monotematiche con nomi assurdi tipo KOLOSSAL, IDILLIO, GRAND HOTEL e chissà quanti altri..ma erano anche su Cioè o su Magazine o Top Girl ( MAGAZINE! ditemi che è stato tolto del tutto dalla circolazione!) diciamo negli anni 80/90.
In entrambi i casi erano inquietanti, avevano delle pose rigidissime ed erano inquietanti.
Non vi so dire se esistono ancora, ma credo di si.
Voi ne avete visti di recente?
Li ricordate?
In alto potete ammirare la plasticità di Massimo Ciavarro, ma vi lascio anche una scena super vintage, giusto per rendere l'idea. ^_^
Al prossimo Post! ^_^
lunedì 31 ottobre 2016
Schiaffi e Fagioli

Essendo il primo giorno della settimana, questa avrebbe dovuto essere una rubrica Lunedì Film... ma visto che ci sarebbero milioni di cose da dire su di loro, non basterebbe l'intera giornata per parlare di tutte le pellicole e dei personaggi. Ad ogni modo, anche coloro che non hanno mai visto un film, sanno benissimo che ciò che distingueva i due era dare mazzate, sempre mazzate, ancora mazzate... senza riceverne mai!
Beh, per tutti i fans e non, sappiate che già un anno fa alcuni sviluppatori di videogiochi hanno cominciato a lavorare ad un videogioco stile Double Dragon o Cadillacs and Dinosaurs dedicato al mitico duo. Ora però hanno deciso di fare le cose in grande e, per ultimare il loro lavoro, lanciato una campagna Kickstarter per il loro "Slaps and Beans" per PC, Mac e Linux. L'obiettivo è quello di raggiungere i 130000 euro prefissati (e sono già arrivati a raccoglierne circa un terzo!).
Il gioco ripercorrerà alcuni dei migliori film western con un'avventura cooperativa picchiaduro a scorrimento in stile retrò (molto sala giochi anni '80), alla quale saranno aggiunti alcuni minigiochi come fare un "concerto di schiaffi" con un malcapitato o far esibire Bud nel suo celebre "Blo blo blo blo" (non so se saranno questi i giochi secondari ma nel video seguente si vedono alcune scene del genere).
Vi lascio al video che pubblicizza la campagna e al link Kickstarter:
Avete visto che roba? Se questa notizia vi ha lasciati entusiasti, vi consiglio di andarvi a cercare le vecchie pellicole e riguardare le incredibili gesta di Bambino e Trinità.
E, visto che oggi è 31 ottobre... Buon Halloween a tutti!
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giovedì 23 giugno 2016
Giocovedì: Gli album magici ( Paint With Water)

L'elemento magico, nell'infanzia è importante
(nel mio caso, ci sono rimasta un pochino troppo sotto, non fateci caso) comunque alla fine da noi sono diventati "gli album magici".
Avevano, se non erro, anche un nome diverso, ma non riesco proprio a ricordarlo.
(Magari era una cosa locale, non lo so, da voi come si chiamavano?)
Ma andiamo al sodo: cosa avevano di magico questi album?

Era sufficiente passarlo sopra i puntini che componevano il disegno ed appariva immediatamente il colore. Da solo. Magia!
E cosa ne potevi sapere tu, cinquenne, che quei puntini nascondevano pigmenti acquarellabili e che quel pennarello incolore conteneva in realtà solo acqua?
Niente, chiaramente ignoravi il tutto, ed eri contento lo stesso.
Avevano un fascino indiscutibile, e vi assicuro che ancora ne hanno, almeno fino ad una certa età (qualcosa si trova ancora, se ve lo state domandando) ovviamente, poi si preferiscono di gran lunga i pennarelli colorati, anche solo per il semplice gusto di ritrovarsi con le mani più colorate del disegno.
Va ricordato che, questi album, erano spesso abbinati con i Trasferelli!
Ma lasciatemi dire che erano -e sono-semplicemente geniali, e non solo per il fatto della sicurezza.
Se andiamo ad analizzare, l'unica cosa pericolosa era il pennarello ma bastava sostituirlo con un dito bagnato - o con pennello, per dire. La genialità secondo me stava e sta nel fatto che, non sporcava nulla (e nel remoto caso di incidente, va ricordato che gli acquerelli si puliscono facilmente da ogni tipo di tessuto o superficie). E non è poco!
Insomma, facevano poca "confusione" e questa cosa i genitori la vedevano (e vedono) sempre di buon occhio. (Non è polemica eh, anzi, se avete avuto a che fare con bambini -piccoli e non- e acquerelli sapete certamente di cosa sto parlando. Se invece non avete idea, vi conviene tenere questa cosa a mente, seriamente, per il futuro. :P )
Chiacchiere a parte, li ricordate???? ^_^
Non ho trovato grandi documentazioni in merito, purtroppo. Giusto qualche copertina, ma niente niente niente, per esempio, della Disney. Ho però questo ricordo super nitido di me -sei enne- che coloro la mela rossa di Biancaneve e sono molto arrabbiata perché vorrei che anche la sua gonna fosse rossa ed invece mi viene gialla di default, ecco.
Biancaneve a parte, ne ho avuti svariati, comunque.
Ricordo qualche album con Braccio di Ferro (popeye), ma anche con Rainbow Brite (Iridella) o Barbie.
Ovviamente esistevano anche di Rambo, e anche di Superman, Spider Man e di Big Jim.
Adesso m'è venuta voglia di andarli a cercare.
A voi no? :)
giovedì 19 maggio 2016
Giocovedì: Campana.

Lo scopo del gioco consisteva, nel lanciare un sasso piatto (o un tappo) e di andarlo a recuperare, saltando su una gamba sola, ma esiste anche la variante a "gambe alternate", cioè dove sono due caselle a gambe divaricate e dove è una, su una gamba sola e così via.
Si doveva comunque completare il percorso, recuperare il sasso, arrivare al "cielo e tornare indietro.
Ho scoperto che in realtà è un gioco che facevano i soldati all'epoca dei romani per allenarsi a muoversi con agilità con diversi carichi addosso.
Scommetto che a questo ci abbiamo giocato tutti tutti.
Come lo chiamate dalle vostre parti?
E' sempre "campana"?
Vi aspetto come sempre nei commenti!
Al prossimo Post! :)
giovedì 7 aprile 2016
Giocovedì: I Fiammiferini.

I Fiammiferini!
Che si chiamavano per l'appunto così, perché erano grandi quanto una scatola di fiammiferi, ed infatti venivano venduti chiusi lì dentro.
Questa cosa della scatolina, l'ho sempre trovata una cosa geniale.
Erano tutti diversi e da collezionare.
Ma secondo me il vero fascino era proprio nel fatto che il il contenuto della scatolina era a sorpresa.
La bambolina anche era molto semplice, alla fine si trattava di una piccola testolina di plastica su un mini corpo di feltro imbottito.
Ne ricordo nitidamente uno, di cui però ho perso le tracce ad un certo punto. Aveva una tuta blu scuro con cappuccio in tinta, ed era diventato per un periodo figlio di Barbie e Ken della famiglia cuore (che poi poi però venne soppiantato dai Paciocchini, che ne erano poi il corrispettivo anni 90).
Ricordo un dettaglio particolare di questo ultimo fiammiferino. Non ho mai indagato se le testoline venissero decorate a mano, ma credo di si. Fatto sta che quello che avevamo, in tuta blu, aveva gli occhi azzurri dipinti malissimo, uno su e uno giù. Era estremamente inquietante, poverino.
Dopo questa immagine triste, vi lascio con le solite domande di rito, tenendo però conto di quanto dicevo ad inizio post, cioè che questo è un tipo di gioco di "seconda mano" nella migliore delle ipotesi, oppure potrebbe addirittura rientrare in una categoria di giochi di cui avete solo sentito parlare...quindi:
Li ricordate?
Avete avuto modo di giocarci mai?
Vi stavano simpatici?
E soprattutto: avevano gli occhi normali i vostri? :P
Buona giornata e al prossimo post! ^_^
giovedì 17 dicembre 2015
Giocovedì - La trottola
Non ve lo chiedo nemmeno perché questa cosa la ricordate e la conoscete tutti: sto parlando della trottola.
Nelle più svariate forme e colori, la trottola ha origini antichissime risalenti addirittura ai Greci e ai Romani, ed oltreoceano agli indiani pre-colombiani.
Lo scopo del gioco è quello di fare lanci precisi per far sì che la trottola giri più tempo possibile, ma in antichità erano vere e proprie sfide a due in cui l'obiettivo era quello di distruggere la trottola avversaria e prenderne la punta come trofeo.
Una variante della trottola è quella ideata appositamente per i bambini piccoli: decorata con diversi disegni e colori, ha un funzionamento a molla e una base su cui poggiarsi prima di iniziare a girare.
Sembrerà strano ma la trottola, essendo uno strumento che sfrutta l'energia cinetica, è anche fonte di studi matematici: esistono infatti diverse formule per calcolare e descriverne i movimenti.
Io, di trottola, oltre a quelle d'infanzia (ormai perdute) avevo lo "Strummolo": antica versione napoletana completamente in legno, con la punta metallica, e delle scanalature orizzontali per permettere un migliore avvolgimento della corda. Ci ho giocato parecchio, anche se farla ruotare non era per niente facile... soprattutto se ci provavi sulle mattonelle di casa (rischiavi, oltretutto, pure di scheggiarle, vista la punta di metallo!).
Beh, questo è il mio strummolo (o ciò che ne rimane, visto che ho perso la corda):
Nelle più svariate forme e colori, la trottola ha origini antichissime risalenti addirittura ai Greci e ai Romani, ed oltreoceano agli indiani pre-colombiani.
Lo scopo del gioco è quello di fare lanci precisi per far sì che la trottola giri più tempo possibile, ma in antichità erano vere e proprie sfide a due in cui l'obiettivo era quello di distruggere la trottola avversaria e prenderne la punta come trofeo.
Una variante della trottola è quella ideata appositamente per i bambini piccoli: decorata con diversi disegni e colori, ha un funzionamento a molla e una base su cui poggiarsi prima di iniziare a girare.
Sembrerà strano ma la trottola, essendo uno strumento che sfrutta l'energia cinetica, è anche fonte di studi matematici: esistono infatti diverse formule per calcolare e descriverne i movimenti.

Beh, questo è il mio strummolo (o ciò che ne rimane, visto che ho perso la corda):
Voi che trottola avevate? Avete degli aneddoti legati a questo gioco?
Lasciateci scritta la vostra esperienza in un commento! Alla prossima!
lunedì 14 dicembre 2015
Lunedì Film: La Spada nella Roccia.
Qualche tempo fa avevamo parlato dei Classici di Natale e, La Spada nella Roccia, è chiaramente uno di loro.
Viene trasmesso da anni nel periodo delle feste, per la gioia dei più piccoli...e la mia.
Continuo a vederlo e rivederlo - anche fuori periodo - pur conoscendolo a memoria.
Lo faccio soprattutto per un moto d'affetto nei confronti di Merlino, che sa anche essere molto illuminante...oltre che molto goffo.
La trama la conosciamo tutti, credo.
Cercherò di farla breve, in caso ci fosse qualcuno che l'ha rimosso...ma insomma che ci sia qualcuno che non l'ha visto mai mai mai, mi sembra improbabile. (Che già se hai figli o nipoti, sei fregato).
Trama:
Siamo in Inghilterra, a Londra, per l'esattezza.
Il Buon Re reggente muore senza lasciare eredi, ed il regno sta affrontando un periodo buio, con una tremenda guerra alle porte. Ma chi prenderà il suo posto? Chi li guiderà? Il destino.
Miracolosamente, nel cuore della città, appare una spada conficcata in un'incudine ed una roccia.
Sarà lei a scegliere ed il prediletto sarà Artù, un orfanello di dodici anni, esile esile, che tutti chiamano "semola" per via dei suoi capelli biondi.
Sulla spada un'incisione recita:
"Chiunque estrarrà questa spada da questa roccia ed incudine, diventerà Re d'Inghilterra".
Ohibò...e lui ci riesce senza rendersene conto, il giorno di Capodanno, durante un torneo che avrebbe decretato il futuro Re, proprio perché nessuno riusciva ad estrarla.
Viene trasmesso da anni nel periodo delle feste, per la gioia dei più piccoli...e la mia.
Continuo a vederlo e rivederlo - anche fuori periodo - pur conoscendolo a memoria.
Lo faccio soprattutto per un moto d'affetto nei confronti di Merlino, che sa anche essere molto illuminante...oltre che molto goffo.
La trama la conosciamo tutti, credo.
Cercherò di farla breve, in caso ci fosse qualcuno che l'ha rimosso...ma insomma che ci sia qualcuno che non l'ha visto mai mai mai, mi sembra improbabile. (Che già se hai figli o nipoti, sei fregato).
Trama:
Siamo in Inghilterra, a Londra, per l'esattezza.
Il Buon Re reggente muore senza lasciare eredi, ed il regno sta affrontando un periodo buio, con una tremenda guerra alle porte. Ma chi prenderà il suo posto? Chi li guiderà? Il destino.
Miracolosamente, nel cuore della città, appare una spada conficcata in un'incudine ed una roccia.
Sarà lei a scegliere ed il prediletto sarà Artù, un orfanello di dodici anni, esile esile, che tutti chiamano "semola" per via dei suoi capelli biondi.
Sulla spada un'incisione recita:
"Chiunque estrarrà questa spada da questa roccia ed incudine, diventerà Re d'Inghilterra".
Ohibò...e lui ci riesce senza rendersene conto, il giorno di Capodanno, durante un torneo che avrebbe decretato il futuro Re, proprio perché nessuno riusciva ad estrarla.
Ma non è tutto qui, ovviamente.
Al suo fianco, a fargli da mentore e da guida avrà l'aiuto di un potente e buffissimo Mago (Merlino)..che già sapeva come sarebbe andata da principio.
E dire che per Semola, la massima aspirazione era diventare scudiero. :)
Lo so. Lo so. Lo so. L'ho fatta troppo breve.
Non vi ho parlato nemmeno un po' di Maga Magò.
Non vi ho parlato nemmeno un po' di Maga Magò.
Vi immagino dall'altra parte di questo monitor a scuotere la testa...ma questa storia a raccontarla si rischia sempre di dire troppo o niente.
La morale però è chiara, ed è questa: Non importa cosa dovrai affrontare nella vita.
Il tuo destino è già segnato e farà di tutto, magari con il supporto di amici fidati, magari con qualche capitombolo, ma alla fine riuscirà ad andare come deve andare.
Ed è un messaggio bellissimo, no? :)
Per quanto riguarda questo cartone, sappiate che non è giovanissimo, infatti è del 1963.
Le canzoni -io le preferisco in lingua, ma potrei scriverci otto post, sul perché- sono tutte orecchiabili e ti restano in testa, che tu lo voglia o no.
Ed un occhio attento, potrebbe scorgere, scene di questo cartone in altri cartoni Disney...
(per esempio ne "la carica dei 101" oppure il libro della Giungla..) perché all'epoca, i disegni fisici,
venivano "riutilizzati"...questa cosa invece di disturbarmi, m'ha sempre affascinato molto.
Scommetto che tra di voi, c'è qualcuno che lo adora quanto me. ^^"
Avete mai provato a vederlo in lingua originale?
Qual è la vostra parte preferita?
La mia è Merlino, quando torna da Honolulu
(ma in realtà anche tutte le parti di Anacleto).
A forza di parlarne mi è venuta voglia di rivederlo.
A voi no?
Buon Inizio Settimana! Al prossimo Post! :D
Le canzoni -io le preferisco in lingua, ma potrei scriverci otto post, sul perché- sono tutte orecchiabili e ti restano in testa, che tu lo voglia o no.
Ed un occhio attento, potrebbe scorgere, scene di questo cartone in altri cartoni Disney...
(per esempio ne "la carica dei 101" oppure il libro della Giungla..) perché all'epoca, i disegni fisici,
venivano "riutilizzati"...questa cosa invece di disturbarmi, m'ha sempre affascinato molto.

Avete mai provato a vederlo in lingua originale?
Qual è la vostra parte preferita?
La mia è Merlino, quando torna da Honolulu
(ma in realtà anche tutte le parti di Anacleto).
A forza di parlarne mi è venuta voglia di rivederlo.
A voi no?
Buon Inizio Settimana! Al prossimo Post! :D
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giovedì 5 novembre 2015
Giocovedì - Il Super Tele
Chi di voi, da bambino, non ha mai avuto un pallone Super Tele?
Lo vendevano, nell'inconfondibile retìna, praticamente ovunque: tabaccai, bancarelle, edicole... E andava perso o bucato molto facilmente.
Le "leggende" narrano che il Super Tele sia stato messo sul mercato nei primi anni '70, ma si dice che l'azienda italiana Mondo S.p.A. che lo produceva lo avesse in catalogo sin da prima.
Fratello più piccolo del Super Santos, il Super Tele (il cui appellativo Super non è che sia proprio idoneo) era un pallone leggerissimo a bassissimo prezzo, con stampati sopra i classici pentagoni neri dei palloni da calcio e la scritta del logo ben visibile. Inizialmente era unicamente in colore bianco, ma poi furono prodotti anche modelli blu, rossi, gialli e verdi.
Il punto debole del Super Tele, a parte lo scarso volume del materiale che lo rendeva facilmente soggetto a forature, era la valvola: antipatica da morire, quando provavi a rigonfiare il pallone se ne rientrava rendendo impossibile l'operazione... oppure mentre giocavi schizzava via e addio partita!
Io non ho minimamente idea di quanti di questi palloni ho perso o bucato... ma erano parte importante della mia infanzia, soprattutto in spiaggia...
Voi quanti ne avete avuti? Che fine hanno fatto? Avete avuto pure voi rogne con la valvola?
Fateci sapere tutto con un commento!
Lo vendevano, nell'inconfondibile retìna, praticamente ovunque: tabaccai, bancarelle, edicole... E andava perso o bucato molto facilmente.
Le "leggende" narrano che il Super Tele sia stato messo sul mercato nei primi anni '70, ma si dice che l'azienda italiana Mondo S.p.A. che lo produceva lo avesse in catalogo sin da prima.
Fratello più piccolo del Super Santos, il Super Tele (il cui appellativo Super non è che sia proprio idoneo) era un pallone leggerissimo a bassissimo prezzo, con stampati sopra i classici pentagoni neri dei palloni da calcio e la scritta del logo ben visibile. Inizialmente era unicamente in colore bianco, ma poi furono prodotti anche modelli blu, rossi, gialli e verdi.
Il punto debole del Super Tele, a parte lo scarso volume del materiale che lo rendeva facilmente soggetto a forature, era la valvola: antipatica da morire, quando provavi a rigonfiare il pallone se ne rientrava rendendo impossibile l'operazione... oppure mentre giocavi schizzava via e addio partita!
Io non ho minimamente idea di quanti di questi palloni ho perso o bucato... ma erano parte importante della mia infanzia, soprattutto in spiaggia...
Voi quanti ne avete avuti? Che fine hanno fatto? Avete avuto pure voi rogne con la valvola?
Fateci sapere tutto con un commento!
martedì 3 novembre 2015
Oscenitudini: La gonna Scozzese.

Non credo sia mai passata di moda.
Anche se è un po' di tempo che non ne vedo in giro.
Di fatto, il gonnellino scozzese, con la spilla scenica, mi è sempre stato di traverso, perché mi piaceva portarlo si (ed era una rarità per me), ma quanto odiavo la questione della spilla!
Qualche giorno fa leggevo in giro, che stanno tornando di moda gli abitini a quadri, di lana.
Quelli che a fine anni 90, mettevamo un po' tutte, per sentirci simili alle tizie di Beverly Hills.
E mi è tornata in mente lei...che mi ha accompagnato fino ad un certo punto della mia vita.
La Gonna Coperta, che ho smesso di usare dopo il primo anno di elementari (anno che ha compromesso l'uso di ogni tipo di gonnellino, su tutta la linea. :P) .
Comunque...
Il mio preferito era un simil-kilt in tartan spesso e pizzicosissimo, rosa grigio e giallo. Indimenticabile.
Me la ricordo bene, perché credo sia stata l'unica gonna che mi piaceva sul serio.
Le varianti cromatiche erano molte, ma in sostanza non era altro che un mini plaid che si arrotolava alla vita, che veniva fissata in alto con una fibbia (o più di una) e con una spilla grandina in basso...giusto per non far aprire la gonna.

Era un modello che andava molto negli anni 70, comunque.
Io ricordo la versione da bambina, per ovvi motivi, ma c'era anche da "adulta".
Che, detto tra noi, mi fa pensare sempre a Candy-candy.
L'avevate anche voi?
La ricordate?
E' solo nei vostri ricordi oppure è ancora presente nei vostri armadi?
E soprattutto... secondo voi, rientra nelle oscenitudini??
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giovedì 15 ottobre 2015
Giocovedì: Il gioco del Quindici
Il gioco del Quindici è un gioco insospettabilmente anziano, pare infatti sia nato nel 1874, grazie ad un postino Americano.
Come si gioca?
Non è altro che una tabella -solitamente di plastica- di forma quadrata con quattro righe e quattro colonne, con all'interno delle caselle quadrate numerate dall'uno al 15, ed uno spazio vuoto.
Lo scopo del gioco consiste nel, mescolare i numeri in maniera casuale, e poi cercare di rimetterli in fila, tenendo però conto che le tessere possono scorrere solo in orizzontale ed in verticale, e bisogna tenere in considerazione soprattutto lo spazio vuoto.
Io ammetto di non essere mai riuscita a finirlo.
Come per il Cubo di Rubik, la mia pazienza - almeno in questi casi specifici- è stata breve.
Adesso che vorrei provarci a farlo, non ne ho nemmeno uno in casa. E pensare che, quando ero piccola, bastava frugare in un cassetto per trovarne almeno 3.
Voi ne avete ancora in casa qualcuno?
Siete mai riusciti a finirlo?
Avete mai pensato di barare, smantellando le tessere per poi rimontarle?
Aspetto i vostri ricordi, come sempre nei commenti...e buona serata! :D
giovedì 1 ottobre 2015
Giocovedì: Operiamo! (L'allegro Chirurgo)

Questo è uno dei giochi che non ho avuto mai (ma che volevo tantissimo). Fortunatamente, ho avuto l'occasione di giocarci più di qualche volta a casa di una mia amica.
Non credo abbia bisogno di tante spiegazioni, ed introduzioni, è anche ancora in circolazione.
Ovviamente, col passare del tempo il protagonista è cambiato, e pare sia passato dal capello a caschetto al rimanere quasi calvo e abbia preso qualche chilo.
Pare ne esistono ancora diverse versioni,quella con Homer Simpson per esempio, che credo sia fantastica.
Esiste anche un' app, che non ho provato personalmente, ma di cui non mi hanno parlato bene (se mai avrò coraggio di provarla, sarete i primi a saperlo).
Comunque, tornando alla versione basica, c'è da dire prima di tutto, che di allegro c'era ben poco. Infatti mi sono sempre chiesta come mai, si chiamasse così. Non era divertente (o meglio, lo era fino ad un certo punto) essere il chirurgo e non era divertente nemmeno per l'omino..lui se ne stava sdraiato lì, con un mix di fori di diversa dimensione dai quali, con l'aiuto di una pinzetta,
dovevi riuscire ad estrarre oggettini raffiguranti mini organi/ossa di plastica, senza far toccare la pinza ed i bordini delle forature...altrimenti si illuminava il nasone, facendo un suono terribile e perdevi.
Ad ogni intervento eseguito c'era un corrispettivo in denaro quindi, se l'operazione riusciva, venivi ricompensato con delle banconote (ovviamente, finte).
Lo scopo del gioco era diventare un chirurgo ricco e chiaramente allegro.
Negli anni ho scoperto però che questo gioco si chiama così solo da noi, per il resto del mondo è semplicemente "Operation" (ossia, Operazione), che non è il massimo della fantasia, lo so.
In conclusione, avrei voluto lasciarvi lo spot italiano ma, è stato impossibile trovarlo, in compenso c'è lo spot inglese, che è un pochino sciocco, ma anche terribilmente anni 80.
Per quanto riguarda il gioco, questa volta non vi chiedo se lo ricordate, perché la risposta la so già ma, essendo curiosa di natura, vorrei sapere questo:
-Lo avete ancora?
E soprattutto..siete riusciti a trattenere con voi i vostri giochi preferiti (in generale) oppure, come spesso accade -che poi adesso va di moda- i vostri genitori hanno fatto piazza pulita di tutto?
Vi aspetto, come sempre, numerosi nei commenti! :)
Al prossimo post!
Ovviamente, col passare del tempo il protagonista è cambiato, e pare sia passato dal capello a caschetto al rimanere quasi calvo e abbia preso qualche chilo.
Pare ne esistono ancora diverse versioni,quella con Homer Simpson per esempio, che credo sia fantastica.
Esiste anche un' app, che non ho provato personalmente, ma di cui non mi hanno parlato bene (se mai avrò coraggio di provarla, sarete i primi a saperlo).
Comunque, tornando alla versione basica, c'è da dire prima di tutto, che di allegro c'era ben poco. Infatti mi sono sempre chiesta come mai, si chiamasse così. Non era divertente (o meglio, lo era fino ad un certo punto) essere il chirurgo e non era divertente nemmeno per l'omino..lui se ne stava sdraiato lì, con un mix di fori di diversa dimensione dai quali, con l'aiuto di una pinzetta,
dovevi riuscire ad estrarre oggettini raffiguranti mini organi/ossa di plastica, senza far toccare la pinza ed i bordini delle forature...altrimenti si illuminava il nasone, facendo un suono terribile e perdevi.
Ad ogni intervento eseguito c'era un corrispettivo in denaro quindi, se l'operazione riusciva, venivi ricompensato con delle banconote (ovviamente, finte).
Lo scopo del gioco era diventare un chirurgo ricco e chiaramente allegro.
Negli anni ho scoperto però che questo gioco si chiama così solo da noi, per il resto del mondo è semplicemente "Operation" (ossia, Operazione), che non è il massimo della fantasia, lo so.
In conclusione, avrei voluto lasciarvi lo spot italiano ma, è stato impossibile trovarlo, in compenso c'è lo spot inglese, che è un pochino sciocco, ma anche terribilmente anni 80.
Per quanto riguarda il gioco, questa volta non vi chiedo se lo ricordate, perché la risposta la so già ma, essendo curiosa di natura, vorrei sapere questo:
-Lo avete ancora?
E soprattutto..siete riusciti a trattenere con voi i vostri giochi preferiti (in generale) oppure, come spesso accade -che poi adesso va di moda- i vostri genitori hanno fatto piazza pulita di tutto?
Vi aspetto, come sempre, numerosi nei commenti! :)
Al prossimo post!
martedì 22 settembre 2015
Vecchie Abitudini: "Ti prendo il naso!"

Ti si avvicinavano con sta manona alla faccia, per "rubarti" il naso.
Poi ti guardavano divertiti con il pollicione che spuntava tra le dita.
Ho un ricordo pessimo di questa cosa e non ho mai capito cosa ci fosse di divertente.
Tant'è che io ancora evito di farlo, ma a quanto pare in giro ancora va di moda e mi capita spessissimo al parco, dai nonni ai nipoti.
Con i bambini molto piccoli sono risate, quasi garantite, perché vanno subito a toccarsi il naso.
Quelli più grandi invece restano a guardare l'adulto con il "naso finto", con aria basita, come per dire "cresci".
Ma insomma, per questa cosa, credo proprio che ci siamo passati tutti...vero? :P
mercoledì 16 settembre 2015
Post-Lampo/Oscenitudini: Lampada-fontana ad Olio.

Questo genere di lampada in realtà è più anni '70 che 80/90, ma ho deciso di parlarne lo stesso, ricordandola comunque molto presente nella mia infanzia.
Come potete vedere dalla foto, era una lampada bizzarra, ed è per questo motivo che rientra nella categoria delle oscenitudini.
Ne aveva una identica mia Zia, e ricordo che ogni volta mi domandavo cosa ci facesse quella donnina mezza nuda lì dentro se poi comunque non le arrivava nemmeno una goccia (e credo sia anche un pochino colpa sua, del mio rapporto pessimo con le statue).
Comunque, tolta questa piccola parentesi, la fontana si attivava accendendo la luce, ed iniziavano a scendere delle goccioline tutto intorno, in crescendo, non si trattava di acqua, ma di olio...ora non so le specifiche tecniche ma pare che la particolarità fosse proprio questa. L'olio era più facile da gestire, non era a caduta libera il getto, ma aveva dei fili sottili dove "scorreva"..della "cascata" aveva solo l'effetto finale.
A me inquietava ed affascinava allo stesso tempo, ma più per la lampada in se, ero affascinata dalle piante finte attorno alla statuina centrale, e questa cosa la rendeva -idealmente- una piscina fashion per le mie Barbie, ma che per ovvi motivi non ho provato mai.
Esistevano 2 versioni, comunque, quella su piedistallo e quella appesa.
Quella di mia Zia era su piedistallo, il che rendeva tutto ulteriormente pericoloso per me, che ero una piccola catastrofe. Non so che fine abbia fatto, l'ho persa di vista da parecchi anni.
E soprattutto non ho mai scoperto che fine facesse l'olio una volta sceso.
Voi la ricordate?
Ne avevate/avete una anche voi?
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giovedì 10 settembre 2015
Oscenitudini: La Penna Souvenir.
Fino a qualche tempo fa, se qualcuno andava in vacanza. poteva spedirti una cartolina (i più burloni spedivano quelle "osè") oppure poteva riportarti un souvenir, anche detto il "ricordino".
Spesso era roba di dubbio gusto per questo ve ne parlo sotto"oscenitudini" anche se meriterebbero una sezione a parte. ;)

La maggior parte delle volte si trattava di soprammobili.
Probabilmente molti di voi ancora avranno in casa la gondola dorata di plastica proveniente da Venezia oppure, semplicemente, la statuetta che cambia colore in base al tempo,con sotto scritto il nome di qualche posto, vi hanno riportato da qualche vacanza anni fa e di cui non riuscite a sbarazzarvi.
Meno ingombranti, ma sempre molto presenti (anche adesso ci sono, ma non sono più così) erano le penne-souvenir con l'immagine all'interno che cambiava in base al luogo..
Io di queste penne ricordo solo che duravano pochissimo e spesso finivano al secchio distrutte.
C'erano anche le versioni con l'acqua con i brillantini attorno alla mini-foto.
Paura, eh? :)
Spesso era roba di dubbio gusto per questo ve ne parlo sotto"oscenitudini" anche se meriterebbero una sezione a parte. ;)

La maggior parte delle volte si trattava di soprammobili.
Probabilmente molti di voi ancora avranno in casa la gondola dorata di plastica proveniente da Venezia oppure, semplicemente, la statuetta che cambia colore in base al tempo,con sotto scritto il nome di qualche posto, vi hanno riportato da qualche vacanza anni fa e di cui non riuscite a sbarazzarvi.
Meno ingombranti, ma sempre molto presenti (anche adesso ci sono, ma non sono più così) erano le penne-souvenir con l'immagine all'interno che cambiava in base al luogo..
Le ricordate?
C'erano anche le versioni con l'acqua con i brillantini attorno alla mini-foto.
Paura, eh? :)
giovedì 3 settembre 2015
Giocovedì - I Bendables
Quanti di voi, da bambini, ci hanno giocato? Non sapete di cosa parlo? Forse questo nome non vi dice molto, in quanto è una definizione anglosassone e ai nostri tempi l'inglese era poco diffuso nella lingua parlata.
I Bendables Figures non sono altro che quei giocattoli pieghevoli in gomma che, grazie a una struttura interna in metallo, potevano assumere diverse posizioni: una di queste, quella "standard", era a croce con le braccia ben aperte e le gambe parallele.
Andavano molto di moda negli anni '70, ma anche '80 e '90 e credo che ce ne siano ancora oggi (ma non ne sono sicuro). In versioni ufficiali e "tarocche", e non era difficile trovarli anche nei mercatini.
Io ne avevo diversi: dalla Pantera Rosa ai Power Rangers, a personaggi anonimi come gorilla o altri tipi di animali e soggetti. Alcuni erano carini, altri inquietanti.
L'unico difetto era che, col passare del tempo e a forza di piegare, si poteva rompere la struttura in ferro di una delle articolazioni e ti ritrovavi il personaggio con l'arto immobile.
Se ancora non avete capito bene a cosa mi riferisco, qui sotto potete trovarne alcuni esempi (quelli di Star Wars sono davveri fighi :D):

Personalmente, ho ancora in giro per casa una Pantera Rosa e un set di Homer (che tengo ben sigillati), mentre Lyndin ha conservato i suoi Braccio di Ferro e Olivia. Eccoli qui:


Mi ricordo benissimo che i Power Ranger (ne avevo due uguali a quello della foto sopra, ma blu e rosso) messi nella posizione "a croce" li usavo in stile Ballerine Volanti: afferravo le gambe tra le mani e lo facevo girare tipo elicottero per poi lanciarlo in aria... Volava poco eh, ma funzionava :P
Voi ne avete avuto qualcuno o li avete ancora? Avete mai capito a cosa servissero le coppie di buchetti che avevano sul retro delle braccia e delle gambe? Lasciate qualsiasi tipo di commento o aneddoto, saremo lieti di leggerli e rivivere con voi quelle emozioni :)
I Bendables Figures non sono altro che quei giocattoli pieghevoli in gomma che, grazie a una struttura interna in metallo, potevano assumere diverse posizioni: una di queste, quella "standard", era a croce con le braccia ben aperte e le gambe parallele.
Andavano molto di moda negli anni '70, ma anche '80 e '90 e credo che ce ne siano ancora oggi (ma non ne sono sicuro). In versioni ufficiali e "tarocche", e non era difficile trovarli anche nei mercatini.
Io ne avevo diversi: dalla Pantera Rosa ai Power Rangers, a personaggi anonimi come gorilla o altri tipi di animali e soggetti. Alcuni erano carini, altri inquietanti.
L'unico difetto era che, col passare del tempo e a forza di piegare, si poteva rompere la struttura in ferro di una delle articolazioni e ti ritrovavi il personaggio con l'arto immobile.
Se ancora non avete capito bene a cosa mi riferisco, qui sotto potete trovarne alcuni esempi (quelli di Star Wars sono davveri fighi :D):



Personalmente, ho ancora in giro per casa una Pantera Rosa e un set di Homer (che tengo ben sigillati), mentre Lyndin ha conservato i suoi Braccio di Ferro e Olivia. Eccoli qui:



Mi ricordo benissimo che i Power Ranger (ne avevo due uguali a quello della foto sopra, ma blu e rosso) messi nella posizione "a croce" li usavo in stile Ballerine Volanti: afferravo le gambe tra le mani e lo facevo girare tipo elicottero per poi lanciarlo in aria... Volava poco eh, ma funzionava :P
Voi ne avete avuto qualcuno o li avete ancora? Avete mai capito a cosa servissero le coppie di buchetti che avevano sul retro delle braccia e delle gambe? Lasciate qualsiasi tipo di commento o aneddoto, saremo lieti di leggerli e rivivere con voi quelle emozioni :)
venerdì 28 agosto 2015
Oscenitudini: Batman e Superman di gomma
Proprio stamattina, non so per quale motivo, mi è tornato in mente un giocattolo che ha turbato un po' le infanzie di tutti i miei coetanei.
Quanti di voi, andando al mercato con la mamma, si sono ritrovati a fare i capricci per farsi comprare un giocattolo e puntualmente ricevevano uno di questi?
Sì, sono proprio loro: Batman e Superman di gomma!
Abbiamo già parlato in precedenza di alcuni giocattoli "tarocchi", ma oggi mi voglio soffermare su questi due.
Scarsamente dettagliati, erano colorati grossolanamente e la vernice veniva via dopo pochissimo tempo; inoltre la gomma era talmente delicata che era facile trovarsi un dito mozzato o una parte di mantello rotta.
Sul retro avevano un laccetto o un gancetto in plastica removibile per permettere di appenderli in posizione di volo. Un'autentica "genialata", non trovate? :P
Tuttavia bisogna dire che nella loro rozzaggine ci hanno tenuto compagnia per parecchio tempo nei nostri pomeriggi di gioco. Chissà che fine avranno fatto i miei... e i vostri?
Voi li avevate? Li ricordate? Avete aneddoti legati a questi personaggi?
Lasciate le vostre opinioni su questi "mostruosi" ed economici compagni di gioco!
Quanti di voi, andando al mercato con la mamma, si sono ritrovati a fare i capricci per farsi comprare un giocattolo e puntualmente ricevevano uno di questi?
Sì, sono proprio loro: Batman e Superman di gomma!
Abbiamo già parlato in precedenza di alcuni giocattoli "tarocchi", ma oggi mi voglio soffermare su questi due.
Scarsamente dettagliati, erano colorati grossolanamente e la vernice veniva via dopo pochissimo tempo; inoltre la gomma era talmente delicata che era facile trovarsi un dito mozzato o una parte di mantello rotta.
Sul retro avevano un laccetto o un gancetto in plastica removibile per permettere di appenderli in posizione di volo. Un'autentica "genialata", non trovate? :P
Tuttavia bisogna dire che nella loro rozzaggine ci hanno tenuto compagnia per parecchio tempo nei nostri pomeriggi di gioco. Chissà che fine avranno fatto i miei... e i vostri?
Voi li avevate? Li ricordate? Avete aneddoti legati a questi personaggi?
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domenica 26 luglio 2015
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