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giovedì 5 maggio 2016

Giocovedì: Le fiabe Sonore

Oggi li chiamiamo "audiolibri", e non sono solo fiabe, ma spesso romanzi anche di un certo livello. Letti ed interpretati, da una voce narrante - o più di una-. Personalmente, i libri adesso, preferisco leggerli invece di ascoltarli, ma c'è stato un periodo in cui dovevo farmeli narrare per forza, e anche voi, soprattutto quando non sapevamo ancora leggere. ^_^ 

Quando mettevamo in croce nonni e genitori e zii, per farci raccontare una fiaba, anche per otto volte di seguito, incavolandoci perché loro - i grandi- per farla breve magari saltavano dei pezzi, che tu però sapevi benissimo. La soluzione per la famiglia esisteva già da un po' di tempo. Infatti esistevano le fiabe su disco, i 45 giri. Ma c'è da dire che le musicassette erano decisamente più pratiche,  anche se io a 4 anni ero già in grado di mettere un vinile senza graffiarlo, per dire. 
Dicevo, le cassette con le fiabe ed il walkman, hanno rivoluzionato un po' tutto.
Nel corso degli anni uscirono varie raccolte.
Quelle Disney erano bellissime, perché avevano le voci originali del cartone, per esempio della Sirenetta era proprio la versione audio. Bellissimo.
Ma le mie preferite non erano quelle, ma "Le fiabe sonore".
E la cosa che adoravo, anche più della fiaba in se, era la sigla iniziale. 
Quella finale invece mi inquietava, forse per la voce stridula del tizio. 

La ricordate?
No?!
Dai, quella che faceva: "A mille ce n'è, nel mio cuore di fiabe da narrar..."
Anche solo a canticchiarla a mente mi mette nostalgia, comunque, facciamo una cosa bella?
Vi lascio una delle mie fiabe sonore preferite, con sigla iniziale e finale e tutto. 
Al prossimo post! :D






sabato 1 dicembre 2012

Spauracchi e Leggende 1#

Avete presente tutte quelle cose che, da piccini, ci dicevano spesso per farci spaventare e per farci evitare comportamenti "ineducati"?

Quella che ancora sento maggiormente, rivolta ovviamente ai più piccoli, è quella sul fatto che Babbo Natale se fai il cattivo, non ti porta regali.

Sad sad Story.

Poi in questo periodo me ne sono capitate di tutti i colori...tipo ho sentito una signora dire al nipotino di non mettere i sassi in bocca.. "è cacca" gli diceva..." in bocca no, o ti crescono sassolini nella pancia".
Non oso pensare quando gli spiegherà come nascono i bambini. Paura.

Per il resto  pensavo proprio a quante "bugie a fin di bene" - ma anche no - ci sono state rifilate durante la nostra infanzia.

Quelle tipo "sui francobolli c'è la droga, non li leccare", tipo "non accettare caramelle dagli sconosciuti"... ma c'è una cosa che mi è tornata in mente ieri..che mi diceva sempre mia nonna, ogni volta che cadevo e mi sbucciavo un ginocchio e piangevo - da femminuccia, ovviamente- e lei immediatamente mi diceva "smetti di piangere, che se se ne accorgono le budella" (ossia, una parte di intestino, per chi non sapesse)  quindi la mia infanzia è stata scandita da questa cosa delle "budella", che mi avrebbero divorato se si fossero accorte  che piangevo perché mi ero ferita. Bello eh.

Ma la cosa che mi metteva maggiormente l'ansia, era mia madre che...ogni tanto, quando ero alle prese con la tv, se ne usciva con tono serio e sicuro dicendomi  "non stare troppo vicino alla tv, che potrebbe esplodere".  Roba che ti faceva passare la voglia di guardarla eh!

E voi?
Vi ricordate "spauracchi" del genere?
Quali leggende vi raccontavano da piccoli?
Cosa vi terrorizzava maggiormente?

Non siate timidi, questa nuova rubrica ha bisogno soprattutto di voi,
Commentate raccontandoci  i vostri spauracchi e le vostre leggende qui sotto e/o sulla nostra pagina facebook! Orsù!
Ne parleremo insieme. :)