Ve li ricordate? Io li ho sempre ritenuti "i Cavalieri dello Zodiaco dei poveri", in quanto i personaggi con le armature erano, tra buoni e cattivi, davvero pochini.
Comincio col parlarvi del cartone animato (o più correttamente Anime):
I Cinque Samurai |
Eccovi in breve la trama:
Mille anni fa il mondo era devastato dalle guerre. Il rancore e la smania di potere degli uomini diedero vita ad Aragon, uno spirito maligno che prese forma in un'armatura. Iniziò quindi la sua conquista del mondo, finché un monaco chiamato Ariel gli si ribellò e, dopo uno scontro, lo eliminò.
Aragon |
Ora ammetto di non aver mai visto il cartone per intero, ma solo poche puntate sparse... però ciò che ricordo bene sono la serie di giocattoli distribuiti in Italia da GIG, di cui ne avevo davvero tanti. E su questo voglio soffermarmi in particolar modo.
Come i Cavalieri dello Zodiaco (di cui presto parlerò, promesso) e i Winspector (di cui ho già parlato qualche tempo fa), anche I 5 Samurai venivano venduti in scatole contenenti un personaggio e i pezzi dell'armatura da assemblare sullo stesso. In più veniva data una fascetta samurai di colore rosso (mi pare fossero tutte rosse, non vorrei però sbagliarmi) col nome del guerriero e il simbolo corrispondente alla sua armatura. Solo Ariel e Aragon (i personaggi più completi, ma anche i più costosi) avevano il manichino per le armature e un anello (di plastica) che "ti donava il loro potere".
Le scatole italiane erano così:
Tutti i Samurai con le armature |
"Pugni d'acciaio" senza armature |
A differenza degli altri modellini con armatura, questi venivano definiti "pugni d'acciaio": sotto la struttura di plastica degli arti c'erano delle molle che permettevano loro di dare calci, gomitate e pugni fortissimi (e se non facevi attenzione ti facevi pure male, perché mani e piedi erano di metallo).
Ma non solo calci e pugni... e sta cosa la ricordo benissimo: dentro ogni confezione c'era un foglio illustrativo con varie posizioni in cui i vari guerrieri, senza armatura, potevano agganciarsi tra loro per emulare svariate mosse combattive (una sorta di Kamasutra del combattimento).
Ma lo sapete qual era la cosa bella? Che bisognava agganciare tra loro le mani, i piedi o mani con piedi. Il problema però era che non si riusciva a farlo... o, nei rari casi in cui ci si riusciva, separarli era ai limiti dell'impossibile.
Credo di averli ancora da qualche parte (ovviamente senza le armature... o con pochi pezzi rotti e sparsi chissà dove), e vi prometto che appena avrò possibilità di riaprire i vecchi scatoloni farò milioni di foto e un post dedicato al mio inventario.
Come faccio di solito quando parlo di giocattoli legati ad un cartone animato, vi lascio con la videosigla italiana. Alla prossima :)
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