giovedì 12 marzo 2015

Giocovedì: I Versacchiosi

Ve li ricordate i Versacchiosi?

Forse il nome non vi dice molto, o forse sì. Io li ricordo bene, anche se non ne ho mai avuti.

I Versacchiosi erano delle testoline di gomma prodotte nei primi anni 90 da Giochi Preziosi, grandi quanto un pugno, che se veniva premuto un pulsante sulla loro base facevano dei versi strani o fastidiosi, in base al modello.

C'erano 6 tipi differenti di teste, ognuna con un suo verso legato al proprio nome (non c'è bisogno che li spieghi singolarmente, vero?): Ghignoso, Vomitoso, Pernacchioso, Ruttoso, Bacioso e Urloso.

Penso che alla lunga potessero essere davvero fastidiosi per gli adulti.. ma chissà i bambini che li hanno avuti quanto si sono divertiti ad infastidire la gente con questi rumori (chi di noi non s'è divertito a carnevale con il Whoopee Cushion da piccolo?)

Una cosa da notare è che sulle pubblicità di Topolino dei Versacchiosi, i nomi di Ruttoso e Vomitoso sono stati volontariamente omessi... forse troppo "volgari" per un pubblico di giovane età?
Guardate voi stessi:


Oltre ai 6 modelli base, c'erano anche versioni particolari: quella del Gabibbo, con le sue frasi celebri tipo "Mea, besugo" o "Ti spacco la faccia"; e quelli delle Tartarughe Ninja, con frasi del tipo "Ciao amico, dove vai?" o "Ma che faccia da pizza, ah ah!", Ecco qui sotto alcune foto:



Di certo quella del Gabibbo, e un paio dei Ninja Turtles (di cui ormai saprete tutti sono stato un grande fan ai tempi d'oro), non mi dispiacerebbe averli ora.

Non ho nient'altro da aggiungere al "cassetto" di questo ricordo, ma come di consueto vi lascio con la pubblicità dell'epoca:


Alla prossima, e buon Giocovedì a tutti!

3 commenti:

  1. Gli originali non li ricordo, ma le altre versioni si

    RispondiElimina
  2. Giuri che fino alla fine speravi che alla domanda del bambino pettinato come un truffaldino venditore di auto usate "che ne pensi se quest'anno vinciamo lo scudetto?" l'altro gli rispondeva con un "ti spacco la faccia".

    RispondiElimina
  3. Io ne avevo uno. Alla base non c'era un pulsante ma due bottoncini metallici che andavano toccati con il dito per chiudere il circuito elettrico.
    Io ci facevo esperimenti insieme a mio fratello e verificavo quali oggetti della mia stanza riuscissero a condurre la corrente...

    RispondiElimina