Ora come ora lo catalogherò sotto "oscenitudine", ma quando ero piccola, mi piaceva molto, lo ammetto.
Era un porta gioie, lo scrigno poteva avere varie forme, ed essere di vari materiali... dentro la scena era sempre la stessa: uno specchio, un tessuto a contrasto e questa povera signora che ruotava ruotava, con un minuscolo tutù.
L'accompagnamento musicale anche era sempre uguale: Lago dei cigni (l'allegria proprio).
In casa mia -per fortuna- ne avevamo uno solo era stato donato a mia sorella per qualche ricorrenza.
Questo fatto che ci fosse una piccola ballerina rinchiusa lì dentro, a me, ha sempre angosciato.
Però ero combattuta, perché mi divertiva il vederla danzare.
Quindi ero sempre lì ad aprire e chiudere la scatola, mia sorella non era felice di ciò.
Ovviamente c'era il modo per non farla ballare:bastava non dare la carica, ed aprire a "secco".
Ma, non era bello aprire e vedere l'espressione della povera ballerina da ferma:
Non sono riuscita a trovarne traccia (approfondirò) ma ricordo nitidamente di un'altra versione di "ballerini da scatola", con due soggetti (o forse erano proprio due cigni??!) che sgusciavano -tramite calamite, credo- su uno specchio, simulando così il pattinaggio su ghiaccio, ma sempre con la stessa musica.
Erano abbastanza preoccupanti anche quelli, ma mai come la signorina qui sopra.
Avevate anche voi la povera ballerina prigioniera?
Ricordate, magari vagamente, il duo pattinatore?
Erano cigni o due ballerini?
E soprattutto: Inquietavano anche voi? é__è
A rivederle adesso mi inquietano non poco, ma quando ero piccola ne desideravo sempre una, mi affascinavano! ^-^
RispondiElimina...scusate ma come oscene?
RispondiEliminaa me piacevano tanto tanto...
ed ancora oggi, se ne incrociassi una, avrei certamente un moto di teneresssssa