lunedì 29 febbraio 2016

Lunedì Film: Asso.

Lo so, vi aspettavate un post su Leonardo Di Caprio e il suo primo Oscar, e invece no.
Parleremo di Titanic molto presto, promesso. ^_^"

Oggi vi parlo di un film di Adriano Celentano, e vi risparmierò un sacco di fatti miei personali, su di lui, ma sappiate che ho trascorso gran parte della mia infanzia ad ascoltare i suoi dischi.
Era proprio un grande amore e, premesso questo, vi lascio immaginare quante volte ho visto i suoi film.
Questo di cui vi sto per parlare, in particolar modo, resta uno dei miei preferiti: Asso.

Trama breve -brevissima:

Asso si chiama così perché è un talento nel giocare a Poker, e non resiste alle sfide.
Proprio una sfida ed una vittoria di troppo contro un personaggio un po' troppo influente
(Il Marsigliese) lo porterà ad essere ucciso da un sicario (che si chiama proprio "sicario" :D).
E tornerà a cercare giustizia sotto forma di fantasma, che solo la moglie, interpretata da una bellissima ma svampitella Edwige Fenech, sarà in grado di vedere. Lo aiuterà a risalire al mandante del suo omicidio, e a sistemare diverse situazioni.
Insomma, una sorta di Ghost, all'italiana, ma molto prima di Ghost, visto che Asso è del 1981.
Non vi  aggiungo altro, che con le trame sono pericolosa. ^_^"

Tenete a mente il fatto che si tratta di un film sciocco ma, se ve lo siete perso, vi consiglio di vederlo comunque, anche solo per farsi due risate.

La colonna sonora è la parte che mi piace di più -il tema principale soprattutto*- che ogni tanto mi ritrovo ancora a fischiettare.

Se avete ben presente il film, a questo punto la starete fischiettando anche voi, vero? ^_^

( Se ve lo state chiedendo, la canzone si chiama " I adore You" ed è cantata da Douglas Meakin su musica di Detto Mariano.)

Al prossimo post! ^_^

domenica 28 febbraio 2016

venerdì 26 febbraio 2016

30 anni di Mila e Shiro

Chi di voi non ricorda le avventure di Mila Hazuki e della sua squadra di pallavolo?

Ebbene, proprio ieri questa fortunatissima serie anni '80 compieva 30 anni dalla sua prima trasmissione in Italia: era infatti il 25 febbraio 1986 quando fu trasmesso per la prima volta su Italia 1.

Attacker You! (questo è il nome originale della serie) nasce originariamente dalle matite congiunte di Jun Makimura e Shizou Koizumi in Giappone nel 1984, per poi diventare un cartone animato in seguito ad un adattamento stilistico dei tratti dei personaggi (come succede molto spesso).

Non mi soffermo troppo, in quanto ne abbiamo già parlato in passato: vi riporto quindi al nostro post di qualche anno fa.

P.S.: Sapevate che la serie ha avuto un seguito nel 2008 dal titolo "Mila e Shiro - Il sogno continua" in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino?

P.P.S.: Sapevate che Shiro Tachiki, co-protagonista della serie, era doppiato da Vittorio Guerrieri, il doppiatore ufficiale di Ben Stiller? Beh, dovevo dirvelo :P

Tanti auguri Mila e Shiro!

E buon fine settimana a tutti voi! Alla prossima!

giovedì 25 febbraio 2016

Giocovedì: I Didotti.

Per me, il Didò resta una delle migliori invenzioni (ma anche peggiori perché, c'è da dirlo finisce da tutte le parti e sporca) che siano state mai fatte.
E' nato nel 1985, ed è prodotto ancora oggi dalla Fila.
I primi tempi profumava tantissimo di mela, adesso molto meno.
Ma è rimasto invariato.
E' una pasta di varie colorazioni, morbida e modellabile, semplice semplice -farina acqua e sale- ed atossica, e per questo adatto anche per i bambini in età prescolare.
E piace a tutti, indistintamente, anche ai bambini più grandi (a me ancora piace tantissimo, soprattutto l'odore!).

Oggi non vi parlo del Didò nello specifico però (che richiede uno spazio tutto suo, insieme al Pongo e al Das) ma vi parlo dei Didotti, che erano degli omini con la testa forellata (come dei passini), dove inserendo il Didò,  potevi fargli crescere capelli -o le ciglia- e modellarli o tagliarli.
Era molto divertente.

Purtroppo sono stati un po' una meteora, anche perché poi vennero prodotte altre "macchine" per fare le stelle, i cuori ecc ecc, e chi li voleva più degli omini rigidi dai capelli gommosi?

Nella mia testa sono sempre stati associati alle teste d'erba ed insomma, il concetto è un po' quello...solo che in questo caso non è proprio tutta natura..e potevi farlo a ripetizione, non dovevi aspettare che l'erba ricrescesse se esageravi...^_^
Io ne avevo uno, lo ricordo abbastanza bene, ma non ho la più pallida idea di che fine abbia fatto.
Non riesco a ricordare nemmeno quale nome assurdo avesse, perché, come potete vedere dai due esempi nella foto in alto, i nomi erano di quell'entità lì.

Mi dispiace che siano scomparsi in poco tempo, sicuramente saranno risultati "diseducativi" ad un certo punto.
Voi  li ricordate?
Li avete ancora?
Avete avuto modo di giocarci?

Come sempre aspetto i vostri ricordi nei commenti, al prossimo post! ^_^






domenica 21 febbraio 2016

Il video della Domenica: Donatella Rettore - Kobra (1981)

giovedì 18 febbraio 2016

Giocovedì: La capanna.

Da piccoli, la cosa più divertente da fare è cercare "nascondigli", ovviamente per farsi trovare, ma anche per osservare le cose, il dono dell'invisibilità praticamente.

Io da piccola adoravo nascondermi sotto al tavolo.
Durante le feste, quando casa si affollava poi, mi piaceva ancora di più, e non perché avessi paura di qualcosa .
Semplicemente adoravo stare lì sotto, a guardare da una prospettiva diversa, e ad ascoltare i grandi chiacchierare di cose che nemmeno capivo, senza essere vista.
Anche se poi tutti sapevano esattamente dove ero.

Ma l'alternativa più gettonata, soprattutto quando si era in tanti era :"la capanna".
Ossia l'antenata delle piccole tende che ora hanno quasi tutti i bambini, o delle casette di plastica.
Era più rudimentale e sicuramente più economica, visto che per costruirla bastava avere plaid, lenzuola e sedie.
E poi ci si nascondeva sotto e ci si stava per ore, anche se ogni tanto, a turno, si tirava fuori la testa per respirare. Era molto divertente, e mi piaceva così tanto, che ad un certo punto ho supplicato i miei di montarmi una vera canadese in giardino. E' durata tre mesi.

Quale era il vostro rifugio del cuore da piccoli?
Avevate la casetta plasticona o eravate da "capanna" anche voi?
Aspetto come sempre i vostri ricordi nei commenti.

Al prossimo post! :)

lunedì 15 febbraio 2016

Lunedì Film - Voglia di Vincere (1985)

Avete mai visto questo film?
Qualsiasi fan di Ritorno al Futuro deve averlo visto almeno una volta...

Voglia di vincere (Teen Wolf nella versione originale) è un film del 1985 che vede protagonista un giovane Michael J. Fox alle prese con una commedia "teenager" tutta all'americana, con storie d'amore e di successo in veste surrealistica.


Ecco in breve la trama:

"Il giovane liceale Marty (Michael J. Fox) vorrebbe emergere a scuola nel suo sport preferito, la pallacanestro, ma non riesce ad avere la fama che desidera. Innamorato della bella Pamela, che non lo prende in considerazione, non si accorge che la sua compagna e amica d'infanzia Boof lo è di lui.

Un giorno Marty comincia ad avvertire dentro di sé strani sintomi, che lo portano a sentirsi molto più forte e deciso, e dopo qualche tempo il suo viso e parte del corpo finiscono col coprirsi di peli dandogli l'aspetto di un lupo. Il ragazzo cerca, finché gli è possibile, di tenere nascosto questo suo segreto ad amici e compagni, ma quando il padre ne viene casualmente a conoscenza gli rivela che in realtà è una 'malattia' che ha ereditato da lui: infatti anche il padre è in grado di diventare un licantropo.
Invita quindi il ragazzo ad accettare la sua condizione ed imparare a conviverci.

Poco a poco tutta la scuola viene a conoscenza del suo segreto e Marty, col suo nuovo aspetto, viene temuto e rispettato: riesce a vincere senza problemi le partite di pallacanestro, e Pamela inizia a corteggiarlo. Diventa un vero fenomeno, ma quando si rende conto che intorno a lui comincia un mini-commercio sulla sua immagine, capisce che non è lui ad essere rispettato, ma l'uomo lupo che è diventato. Decide quindi di non approfittare più di quella trasformazione, ma di riuscire a vincere solo con le sue forze: affronta la finale di pallacanestro col suo vero aspetto, decide di lasciare Pamela e finalmente riconosce e ricambia l'amore vero e sincero della sua amica Boof."

Vi racconto qualche curiosità in relazione a questo film:

- Nella versione originale della pellicola il personaggio non si chiama Marty, bensì Scott. La scelta di cambiare nome è dovuta al fatto che, anche se il film è antecedente a Ritorno al Futuro, in Italia è arrivato successivamente: si è deciso quindi di sfruttare l'enorme successo dell'attore nella pellicola di Zemeckis a puro scopo promozionale sia riprendendone il nome che facendo una chiara citazione nella locandina che riporta la frase "Ritorna dal futuro con una grande... Voglia di vincere".

- Voglia di Vincere e Ritorno al Futuro hanno delle location in comune: la strada che Marty-Scott percorre insieme a Boof è la stessa in cui Marty McFly viene investito da suo nonno; inoltre la casa degli Howard è la stessa in cui vivono i genitori di Lorraine Baines.

- Di questo film esiste un sequel, Voglia di Vincere 2 (Teen Wolf Too) del 1987, in cui il nuovo protagonista è uno studente con ambizione nel pugilato. Nella versione italiana del film si fa riferimento al "cugino Scott", e non al "cugino Marty", seguendo quindi l'adattamento della pellicola originale.

- Dal 1986 al 1989 è stata prodotta una serie a cartoni animati basata sul film, e nel 2011 una serie di telefilm tutt'ora in corso che è ormai arrivata alla sesta stagione in America, mentre in Italia è attualmente in trasmissione la quinta.

Non ho avuto mai l'occasione di vedere il sequel della pellicola, nè tantomeno la serie a cartoni animati (o forse solo qualche puntata). La serie TV non l'ho vista, ma ho saputo che ha ben poco della trama originale ed ha tematiche molto più serie e in qualche modo dark... se qualcuno di voi ha avuto modo di vederla o la sta vedendo può darmi maggiori dettagli in un commento.

Per oggi è tutto, ci sentiamo presto per un'altra finestra sul passato!
Buona giornata a tutti!



domenica 14 febbraio 2016

venerdì 12 febbraio 2016

Oscenitudini: Lo screensaver animato.

Mi rendo conto che potrebbe esistere ancora chi lo utilizza, del resto aveva la sua utilità...o anche no. Adesso gli schermi si spengono e basta, e sinceramente, non ne vedo uno da un sacco di tempo.
Ma come non ricordarlo?
C'è stato un periodo in cui lo screensaver (salva-schermo) era addiritura "innovativo", e a volte aspettavi quasi con "esaltazione" che partisse per poi restare intontito a guardare i movimenti dei famosi "tubi colorati" o dei pesciolini, con tanto di effetto sonoro dell'acqua.
A guardarli adesso, fanno quasi tenerezza (e fanno tenerezza anche le finestrelle di Windows che fluttuavano nello spazio.)
Ve li ricordate?
Qual era il vostro screensaver del cuore?
Il mio è stato per tantissimo tempo il "testo" personalizzato che ti spuntava un po' da tutte le parti... anche perché gli altri - il labirinto, i tubi ecc ecc-  mi angosciavano.
A pensarci, all'epoca, sembrava quasi una cosa "spaziale"...e invece ora sembra quasi una banalità.
Ok la smetto, prima che inizio a contare di quanti anni fa stiamo parlando.
Ho però trovato un video che raccoglie gran parte degli screensaver di Windows 95 e 98.Ve lo lascio qui sotto!

Buona Visione! ^_^

domenica 7 febbraio 2016

Il video della Domenica: Timoria - Sole Spento (1999)

venerdì 5 febbraio 2016

Infanzie romane - Intervista a Sonia di Super 3

Questo post dà il via a una rubrica di notizie riguardante personaggi del passato e curiosità varie legate agli anni della nostra infanzia. Spero che la nuova rubrica stimoli il vostro interesse...

Per cominciare, voglio condividere con tutti coloro che sono stati bambini a Roma negli anni '90 (i non romani mi perdonino) una breve e nostalgica intervista: chi si racconta è Sonia Ceriola, la celeberrima conduttrice de "La Posta di Sonia" sull'emittente televisiva Super 3!

Sonia e Birillo
Per tanti bambini e adolescenti tra gli anni '90 e 2000 era semplicemente Sonia, il volto dell'emittente Super 3 che presentava i cartoni animati durante le giornate e serate romane: Mazinga, Jeeg, l'Uomo Tigre, Sampei, Doraemon, Yattaman e così via.
Inoltre, si occupava di una rubrica in cui leggeva e rispondeva alle letterine dei bambini (negli ultimi anni in compagnia del suo cugino intergalattico "Birillo"), e ogni tanto riceveva in studio i suoi piccoli fans nell' "Angolo delle chiacchiere". 
Indimenticabile rimane per tutti noi piccoli romani di allora la sua interpretazione della canzone "L'ora della buonanotte", video con cui si interrompeva la trasmissione quotidiana di cartoni animati alle ore 21.
Il programma è andato in onda fino al 2013, anno in cui l'emittente ha chiuso. Ora Sonia ha 48 anni, e non vive nemmeno più a Roma.

E dopo la presentazione, eccovi l'intervista:

"Una bellissima avventura durata vent'anni. Ricomincerei domani". 

Come cominciò tutto?

"A 23 anni ero centralinista della rete Tele Roma Europa (TRE). Non c'erano cartoni tra le 19 e le 21: prima pensavano di usare dei bambini per annunciarli, ma non era possibile".

E così spuntò lei.

"Sì, ma mi dissero che avrei continuato a fare anche la segretaria. Dopo altri due anni da quel marzo 1993 sembrò strano che io rispondessi al centralino e così mi dedicai solo al programma".

Il successo fu travolgente.

"Arrivavano 300 lettere al giorno. Le risposte erano affidate a una collega, ma non mi piacevano le sue scelte e così cominciai a parlare a braccio e il successo aumentò ancora. Mia madre apriva le lettere con me sul divano: io le conservo ancora".

La sua canzone della buonanotte ha 300mila visualizzazioni su YouTube.

"La registrai alla Rca, il testo era dell'autore di Candy Candy. Pensavo che sarei stata una frana, ma invece non fu neppure ritoccata".

Poi cosa è successo?

"Digitale terrestre, canali monotematici, calo della pubblicità, e aumento dei costi hanno stroncato le tv locali. Sono stata tra gli ultimi a mollare, ma nel maggio 2013 Super 3 ha chiuso.

Oggi com'è la sua vita?

"Vivo a Latina con mio marito e mio figlio, abbiamo una tabaccheria, ma i ragazzi ancora si fermano. Loro ricordano. E anche io".

(Per l'intervista si ringrazia Gabriele Isman di Repubblica.it Roma)


Devo ammettere che leggere questa intervista mi ha generato un leggero nodo in gola... Ma se volete approfondire l'argomento, su Facebook c'è un video di un'altra intervista a Sonia in cui ricorda e rimpiange nostalgicamente i bei tempi della trasmissione TV. Potete trovare l'intervista cliccando sull'immagine sottostante:



Spero di aver strappato una lacrimuccia a chiunque, nel territorio laziale, abbia vissuto questi indimenticabili momenti. A presto!